Nell’estate 2021 i turisti stranieri torneranno in vacanza in Italia
4 anni ago Tourism Manager 0
Secondo l’ultimo studio rivelato da Franco Grasso e dal suo team di revenue manager su un campione di oltre 300 strutture italiane suddivise per cluster (mare, montagna, lago, città), l’estate 2021 vedrà un aumento delle prenotazioni da parte di turisti stranieri.
Grasso, considerato uno dei maggiori esperti in ambito turistico in Europa, ne ha parlato in una live su Twitch – il nuovo canale scelto per le conferenze del Franco Grasso Revenue Team – alla quale hanno preso parte oltre 200 albergatori, snocciolando tutti i dati raccolti in questo ultimo mese.
Dalla ricerca è emerso che stanno ricominciando le prenotazioni da parte di turisti stranieri, soprattutto quelli di prossimità come Germania, Austria, Francia, Ungheria, Svizzera.
Il dato fondamentale però è che stanno prenotando anche molti italiani, che ancora per il 2021 sceglieranno di rimanere nel Belpaese, sia per via dell’emergenza sanitaria ancora in atto, sia perché si sentiranno più sicuri a rimanere in Italia.
Altra considerazione è che saranno premiate le destinazioni italiane ‘esotiche’, ovvero quei luoghi in cui non c’è turismo di massa, come ad esempio la Basilicata, la Calabria, alcune zone della Puglia, della Sicilia, o della Sardegna, al di fuori però dei soliti circuiti.
“Come tutti sappiamo – spiega Grasso – il 2020 è stato un anno piuttosto ‘provante’ quindi nel 2021 dovrà essere fondamentale non sbagliare. Questo è sicuramente un momento di transizione delicato, con un mercato isterico, quindi occorre mantenere la calma. Ma siccome ci sono tutti i segnali per una ripresa davvero straordinaria, è bene non fare passi falsi.
Ad esempio, gli albergatori che in questo momento stanno ricevendo prenotazioni per l’estate potrebbero essere portati a riempirsi con largo anticipo, per mettere in cassaforte un ‘risultato certo’. Ebbene – continua – riempirsi ora vorrebbe dire ‘svendere’ la propria struttura, perché arriveranno molte prenotazioni sotto data.
E quelle camere, per i viaggiatori che non vedono l’ora di andare in vacanza potrebbero essere vendute a prezzi molto più alti. Quindi, occhio a non riempirsi con troppo anticipo presi dalla frenesia di monetizzare oggi, a febbraio, per poi ritrovarsi a fine anno con un ricavo medio di produzione molto basso”.
Nel corso del meeting si è anche parlato dell’importanza del settore alberghiero come vero motore dell’economia. “Attraverso gli alberghi creiamo tanti posti di lavoro – spiega Grasso – oltre a garantire un gettito fiscale enorme. Attraverso gli alberghi facciamo lavorare tantissime aziende. Pensateci bene: è l’albergo ad essere la leva primaria, dell’economia.
Attraverso gli alberghi possiamo mettere a reddito edifici che prima non generavano denaro. Possiamo creare l’identità turistica del nostro paese, che è il pilastro più importante del nostro essere percepiti nel mondo intero. Per questo – ha concluso – chiedo alle istituzioni e a tutti coloro che possono dare un contributo di sostenere gli alberghi affinché non chiudano”.